Lenti a contatto per Cheratocono: il caso di Davide
Nel nostro studio di optometria abbiamo la possibilità di conoscere e aiutare molti clienti con l’applicazione di lenti a contatto per cheratocono. Un caso interessante è quello di Davide che oggi ha 35 anni e presenta cheratocono bilaterale diagnosticato dal suo medico oculista 12 anni fa.
Si rivolge a noi perché non riesce più a ottenere una visione soddisfacente a occhio nudo o con gli occhiali. Non ha esperienze precedenti con nessun tipo di lenti a contatto e, pertanto, decidiamo di adottare lenti ibride: rigide al centro, con un anello morbido periferico.
L’applicazione risulta subito soddisfacente, ottenendo un buon comfort e una buona visione. Stando sempre attento alla manutenzione, Davide riesce a portare le lenti a contatto durante tutta la giornata. Grazie ai controlli verifichiamo la validità delle lenti che, cambiate periodicamente, permettono di confermarne l’uso per diversi anni.
Il cheratocono peggiora
Purtroppo col tempo il cheratocono di Davide evolve in entrambi gli occhi e le lenti ibride non gli consentono più la visione che desidera.
Procediamo cambiando il tipo di lenti e proponiamo l’impiego di lenti a contatto rigide speciali per cheratocono. Le lenti rigide sono, storicamente, la soluzione maggiormente usata per i casi di cheratocono.
Dopo gli opportuni controlli e prove, il nostro cliente adotta questa soluzione, grazie alla quale ottiene nuovamente la consueta acuità visiva, portando le lenti anche per numerose ore durante il giorno. Davide continua a presentarsi regolarmente ai controlli dell’applicazione delle lenti a contatto e ai controlli presso il suo Medico Oculista per la valutazione della situazione oculare.
Più avanti, durante un’indagine strumentale delle lenti a contatto applicate, ci accorgiamo che le lenti, ben tollerate fino ad allora, sembrano non possedere più le consuete caratteristiche positive: si muovono eccessivamente causando disagio e una visione non più ottimale.
In seguito ad una visita di controllo, il Medico Oculista rileva che il cheratocono è progredito ulteriormente e pertanto decidiamo di cambiare la geometria delle lenti rigide. Questo consente di tornare ad acquisire una buona visione, ma il fastidio permane a causa dell’instabilità delle lenti stesse. Per risolvere il problema proponiamo l’adozione di una sorta di cuscinetto protettivo della cornea con un’applicazione detta Piggyback (figura 1): la lente rigida poggia su una lente morbida, che funziona da protezione per la cornea.
Tale soluzione presenta diversi vantaggi:
- La lente a contatto rigida, non poggiando direttamente sulla cornea, è meglio tollerata e la superficie corneale (che nel cheratocono è assottigliata) è protetta.
- La lente a contatto rigida è stabilizzata dalla lente morbida sottostante.
- La visione ottenuta con la lente a contatto rigida è invariata.
Per facilitare la gestione quotidiana consigliamo l’uso di lenti morbide monouso, da gettare dopo ogni utilizzo.
Soluzione definitiva
Dopo qualche tempo Davide ci racconta che, pur trovandosi meglio con l’applicazione delle “doppie lenti”, nell’occhio in cui il cheratocono è più avanzato la lente rigida continua a decentrarsi e a causargli una visione non costante.
Qui ci viene in aiuto la possibilità da parte del laboratorio dell’azienda che produce la lente a contatto di costruire una lente morbida su misura, a sostituzione semestrale, con un incavo dentro cui alloggiare la propria lente rigida.
La lente morbida speciale, quindi, ha in questo caso la duplice funzione di:
- Contenere e stabilizzare la dinamica della lente rigida;
- Proteggere (come la lente morbida monouso) la cornea dall’azione della lenta rigida.
Oggi Davide indossa tutti i giorni con soddisfazione sua, del Medico Oculista e nostra, quattro lenti:
- Una lente a contatto per cheratocono rigida e una morbida monouso sull’occhio in cui il cheratocono è meno avanzato .
- Una lente a contatto per cheratocono rigida e una morbida speciale sull’occhio in cui il cheratocono è più importante.
Questa soluzione gli permette di lavorare e praticare judo, di condurre una vita piena con una visione soddisfacente, senza le limitazioni causate dal Cheratocono.
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