Lenti a contatto per Cheratocono bilaterale: il caso di Francesca
Francesca, impiegata di 35 anni, è nostra cliente da 13. Presenta cheratocono bilaterale severo, più avanzato nell’occhio destro.
Purtroppo, non riesce a raggiungere una qualità visiva accettabile utilizzando gli occhiali e, pertanto, porta le lenti a contatto per numerose ore ogni giorno. È inoltre allergica a molte sostanze, tra cui pollini e polvere, e usa costantemente occhiali con le lenti scure che attenuano la sua marcata fotofobia (fastidio alla luce). Di conseguenza, durante il controllo delle lenti a contatto ha fastidi e inizia a lacrimare molto: le necessarie ispezioni sono pertanto ridotte allo stretto necessario e con la minore illuminazione possibile. Nonostante il quadro abbastanza complesso, da anni applichiamo lenti a contatto per cheratocono Bilaterale che le consentono di svolgere le proprie attività quotidiane.
Evoluzione del Cheratocono
Però, Francesca non si presenta regolarmente ai controlli delle lenti a contatto, che continua a usare per anni, senza sostituirle con regolarità.
La sostituzione periodica delle lenti a contatto è necessaria a causa del loro deperimento fisiologico: come è noto non esistono solo lenti a ricambio frequente, ma, in molti casi, anche lenti a ricambio semestrale o annuale. Le lenti hanno uno spessore estremamente ridotto e i loro materiali, per quanto performanti e di qualità certificata, sono comunque delicati. Anche le lenti rigide gaspermeabili correttamente mantenute possono presentare micro-graffi che, alla lunga, portano a una più difficile pulizia e a una minore tollerabilità da parte dell’utilizzatore (fig. 1). Qualsiasi lente a contatto, inoltre, va incontro alla normale usura che può portare, nel corso del tempo, perfino a una variazione geometrica: le lenti possono infatti appiattirsi e addirittura cambiare potere!
È proprio ciò che capita a Francesca, che si presenta finalmente al controllo periodico con fastidi importanti all’occhio destro (Fig. 2). Con l’ausilio degli strumenti presenti nel nostro studio di optometria, riusciamo a capire che la lente a contatto, usata già da qualche anno, ha perso il suo comfort, causando quindi fastidio e conseguente lacrimazione. Le consigliamo fortemente di sospendere momentaneamente l’applicazione della lente a contatto e di farsi visitare dal proprio Medico Oculista.
La soluzione di Optical Panzieri
Dopo avere stabilizzato e accertato le condizioni oculari di Francesca, in accordo con il Medico Oculista, pensiamo di cambiare tipologia di lente a contatto per cheratocono al fine di evitare l’intervento di cheratoplastica, soluzione alternativa prospettata dal chirurgo stesso.
Con grande soddisfazione, per la cliente e per gli specialisti che la seguono, riusciamo a progettare e applicare una lente a contatto sclerale ad ampio diametro (Fig. 3). Questa particolare tipologia di lente a contatto per cheratocono ha la caratteristica di non poggiare sulla cornea e di consente quindi un migliore comfort e una visione più stabile.
Oggi Francesca indossa quotidianamente e con soddisfazione due tipi diversi di lenti a contatto per cheratocono bilaterale:
- sull’occhio destro una lente sclerale di grande diametro,
- sull’occhio sinistro la sua “storica” lente rigida di piccolo diametro (Fig. 4)
Naturalmente, la problematica di Francesca tutt’ora necessita di periodiche visite dal Medico Oculista poiché, anche se stabile, il cheratocono continua a essere severo ed è causa dell’assottigliamento e della fragilità corneale.
Questo caso dimostra l’importanza della collaborazione tra specialisti e la rilevanza fondamentale che hanno i controlli periodici delle lenti a contatto e la loro corretta manutenzione.
Solo prestando le dovuta attenzione a questi aspetti è possibile garantire una qualità visiva soddisfacente, limitando al massimo i fastidi causati dal cheratocono e rendendo più longeve possibile le lenti a contatto.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!