Affaticamento oculare, cause e consigli
Nel 2020, per tutti è aumentato il tempo passato davanti al monitor del computer. Gli studenti e i loro insegnanti, i lavoratori facenti parte delle più svariate categorie e praticamente tutti coloro che seguono corsi d’aggiornamento, svolgono le proprie attività in modalità remota.
In questi mesi difficili, diverse persone hanno riportato episodi di affaticamento oculare, stanchezza oculare, lacrimazione eccessiva o scarsa, arrossamento, a volte mal di testa, specie a fine giornata e visione sfuocata.
Ma che cosa accade agli occhi di chi sta parecchio tempo al computer?
- Diminuzione della frequenza di ammiccamento
- Ammiccamento incompleto
Possibili cause dell’affaticamento degli occhi
Con il termine ammiccamento si intende la veloce apertura e chiusura delle palpebre. Questo riflesso assolve ad alcune importanti funzioni, in particolare, pulisce meccanicamente la superficie oculare, un po’ come il tergicristallo di un auto, e contribuisce al rinnovamento del film lacrimale.
È comprovato che l’uso del computer provoca la diminuzione della frequenza di ammiccamento (vedi studio n° 1 affaticamento oculare e ammicamento). Normalmente, questo movimento involontario avviene circa 20 volte al minuto (vedi studio n° 2 sull’affaticamento oculare dovuto a diverse attività di lettura e relazione con l’ammiccamento), mentre quando si è impegnati, per esempio al computer, la frequenza si riduce anche della metà: ciò causa un aumento del fastidio oculare (vedi studio n°3 sull’ammiccamento incompleto dovuto all’affaticamento oculare ).
Può capitare a causa dell’affaticamento degli occhi (vedi studio n°1) anche che il battito delle palpebre sia incompleto. L’ammiccamento incompleto inficia l’efficacia della pulizia oculare e del rinnovamento del film lacrimale, che evita la secchezza oculare. Un normale film lacrimale permette anche un’adeguata qualità visiva. Pertanto, se la chiusura delle palpebre non è completa, rimarranno delle zone il cui film lacrimale non sarà rinnovato ed evaporerà, creando disidratazione con conseguente fastidio meccanico e visivo.
Consigli pratici per affrontare l’affaticamento oculare
Come affrontare le anomalie dovute all’affaticamento oculare?
Premesso che un ammiccamento completo è più efficace di un ammiccamento frequente:
- Assicuriamoci che l’ammiccamento sia completo
- Esercitiamoci, ogni tanto, a chiudere completamente gli occhi
- Impostiamo addirittura un noioso timer che ci aiuti a ricordare di chiudere completamente gli occhi: con un po’ di esercizio, riusciremo a farlo automaticamente, preservando una corretta lacrimazione e una buona e costante visione.
Non sempre però il disagio dipende solamente dagli occhi. Quando si passano diverse ore in un luogo con tasso di umidità ambientale estremamente ridotto, climatizzato per esempio con aria condizionata (calda o fredda non fa differenza), i nostri occhi ne soffrono. Anche le persone che hanno un corretto ammiccamento sentono un’affaticamento delgi occhi, dei fastidi e secchezza oculare.
In questi casi alcuni semplici, ma utili, accorgimenti possono migliorare il problema.
- Il primo è un rimedio che fa bene per tutto, ma che ogni tanto dimentichiamo: bere acqua. Anche gli occhi ne beneficeranno.
- Regolare l’impianto di climatizzazione a una temperatura media. Le temperature estreme, oltre ad avere un impatto energetico elevato, portano a una maggiore secchezza dell’aria ambientale.
- Se possibile, spegnere l’impianto di aria condizionata per qualche minuto e aprire la finestra.
- Alzarsi dalla postazione, quando possibile, e andare in un posto con una climatizzazione più favorevole. Ne trarrà beneficio tutto il corpo.
La prossima volta vedremo più in particolare quali effetti provoca la visione prolungata del computer e, come sempre, quali rimedi attuare per attenuare tali fastidi. Un indizio: 20-20-20.
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